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Il mio profondo legame con lo Sri Lanka: la storia di Thānavaro

La mia connessione con lo Sri Lanka risale al 22 maggio 1978, il giorno della luna piena del Vesak. In quel giorno di buon auspicio, fui ordinato novizio insieme a un devoto singalese dal Venerabile Saddhatissa Maha Thera, un monaco dello Sri Lanka che divenne il mio padrino. Il 27 ottobre 1979, ricevetti l’upasampada (l’ordinazione di bhikkhu) su una barca sul Tamigi, con Achann Sumedho e il Venerabile Lakkana come miei maestri. Così divenni il primo monaco occidentale discepolo del famoso maestro della foresta thailandese, il Venerabile Achaan Chah, a essere ordinato in Gran Bretagna.

Durante l’ordinazione, mi fu dato il nome Thānavaro, che significa ‘Fondazione eccellente’. Questo nome è diventato la mia identità spirituale. Dopo dodici anni di vita all’estero, otto in Inghilterra e quattro in Nuova Zelanda, dove ho contribuito all’apertura e alla crescita di alcuni monasteri, sono tornato in Italia nel 1990 per fondare il primo monastero della tradizione Theravāda, il Santacittarama. Il nome mi è venuto in mente durante un ritiro invernale trascorso ad Amaravati in Inghilterra. Durante una meditazione, ho visualizzato il logo del monastero: una pagoda bianca circondata da un’aura luminosa con i colori della bandiera buddhista. In alto ai due angoli, ho immaginato il sole e la luna, e a destra in basso, un’aquila con un serpente (simbolo dell’ignoranza) nel becco e, negli artigli, altri serpenti, a simboleggiare la distruzione degli altri anelli del Paticcasumappada (la produzione condizionata) che determina il ciclo delle rinascite. A sinistra ho visto una colomba, simbolo di pace. È stato sorprendente scoprire che a Sezze, dove ho fondato il monastero, c’era una statua simile a quella che avevo visto in meditazione!

Il mio ritorno in Italia è stato possibile grazie alle condizioni favorevoli che si erano create per supportare una comunità monastica della tradizione Theravāda. In Italia, ho scoperto che il Buddhismo si era radicato in diverse forme: la scuola Theravāda con la meditazione Vipassana, la scuola Mahāyāna giapponese attraverso la meditazione Zen e la scuola Vajrayāna grazie agli insegnamenti e alle iniziazioni tantriche dei Lama Tibetani.

La storia della fondazione del Santacittarama può essere fatta risalire all’estate del 1986, quando il mio precettore, il Venerabile Saddhatissa Mahathera, fu invitato a Roma da un gruppo di emigrati singalesi per alcune cerimonie buddhiste. Durante questa visita, fu discusso il desiderio di avere un monaco Theravāda a Roma, e la Fondazione Maitreya si offrì di acquistare un edificio per ospitarmi. Tuttavia, l’arrivo di monaci dallo Sri Lanka fu inizialmente ritardato. Fu solo nel novembre del 1989 che il monastero fu ufficialmente aperto a Sezze, con il sostegno di buddhisti italiani e asiatici residenti in Italia.

Negli anni, ho incontrato molti maestri e monaci Theravāda rinomati, come il Venerabile Ananda Maitreya, Bhikkhu Bodhi e il Venerabile Nyanaponika Thera, che hanno influenzato profondamente la mia pratica. Nel luglio del 1992, ho guidato un gruppo di allievi in un pellegrinaggio nello Sri Lanka, un’esperienza che ha arricchito la nostra comprensione del Buddhismo.

Il mio rapporto con la comunità buddhista dello Sri Lanka continua oggi, con inviti a eventi come il Festival dell’Oriente da parte di monaci singalesi residenti in Italia. La mia vita è stata un lungo percorso di impegno e apprendimento nel Buddhismo Theravāda, e sono grato di poter condividere questa tradizione in Italia.


Venerabile Panangala Vajiragnana e Mario Thanavaro al Festival dell’Oriente a Roma il 21 Aprile 2018.

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